2019 Seat Ibiza

2018 Marco Cortesi & Drive-My

Sin dal debutto, avvenuto oltre 35 anni fa, la Seat Ibiza si è fatta veicolo di un’innovazione prepotente che ha cambiato per sempre il mercato dell’auto


Nata agile


2019 Seat Ibiza

 

2019 Seat Ibiza


La Seat Ibiza è un monumento agli albori della globalizzazione. Detto così sembra un qualcosa di fin troppo impegnativo, una responsabilità enorme per una piccola vettura. Tuttavia, pensando al contesto dei primi anni ‘80, è facile individuare molti aspetti, a livello culturale, commerciale e produttivo, fortemente innovativi, quasi rivoluzionari. Era un’Italia in cui tutti compravano la Fiat Uno (e i più “alternativi” non andavano oltre a Ford o Renault), mentre le giapponesi erano ancora un oggetto misterioso e le coreane erano di la a venire.

Poi, arrivò l’Ibiza e per la prima volta un marchio nuovo riuscì ad affermarsi con un prodotto dall’alto volume di vendita e ad entrare nelle case non solo come una piacevole stranezza, ma come una proposta affidabile e credibile. Negli anni “80 l’Ibiza diventò così un sinonimo di freschezza, di look giovanile. Potevi avere un’Ibiza ed essere “cool” nonostante l’economicità dell’acquisto e della gestione. Certo, il merito fu principalmente da attribuire all’immagine, un po’ come spesso accade anche ai nostri giorni. Nonostante il pianale derivato da quello della Fiat Ritmo, l’arrivo del gruppo Volkswagen portò contenuti all’altezza della situazione e anche allestimenti di ottimo livello, che facevano parlare. 

La linea, realizzata da Italdesign piacque subito, moderna, ben fatta e razionale: dopotutto, Giorgetto Giugiaro l’aveva inizialmente pensata per l’evoluzione della Golf. Anche la comunicazione si rivelò intelligente e strutturata, che passava da tratti quasi cinematografici alla sottolineatura di concetti come la proprietà tedesca e i motori System Porsche, che davano tono a tutto il progetto. Dal punto di vista del prodotto e del marketing, il pacchetto era completo. Ma anche dal punto di vista industriale, l’Ibiza segnò una nuova era, con una genesi tipica del mondo globalizzato d’oggi.

Partito dal pianale Fiat, eredità della precedente proprietà aziendale, il gruppo VW per preparare ed ottimizzare la produzione chiamò Karmann, mentre Porsche lavorò su motori e cambi e, come detto, Giugiaro ripropose la sua idea di design per la Golf 2. Ora forse lo chiamerebbero “agile manufacturing” ma, 30 anni fa, era una soluzione quasi visionaria, dettata dalla necessità e, piace pensarlo, anche dall’intuizione. Il risultato fu un grande successo, culturale, tecnico e di vendite. E tanti marchi di nuova generazione, che oggi trovano spazio nel panorama automotive, possono ringraziare l’Ibiza per essere riuscita a proporre, senza quasi rendersene conto, alcune novità concettuali importanti rendendole una semplice, realistica e attrattiva realtà di tutti i giorni.


2019 Seat Ibiza

 

2019 Seat Ibiza


L’ultima Ibiza rappresenta un nuovo, importante passo avanti qualitativo sia per il brand iberico, sia in generale per la categoria e la fascia di prezzo di riferimento. Il modello è anche l’immagine di quanto desiderato e pianificato a livello di marchio: riconfermando dell’importante ruolo che la Seat ricopre all’interno del Gruppo Volkswagen, il nuovo modello è stato il primo del segmento ad utilizzare la piattaforma MQB-A0 (Modular Quer Baukasten), tecnologia di ultima generazione del gruppo.

L’impegno è evidente già dalle finiture esterne, dai dettagli della calandra, dei fari e in generale dalla cura con cui è concepito il design, molto più fluido e omogeneo che in passato. Si tratta di uno step che si inserisce nella più grande offensiva di prodotto mai compiuta dalla Seat, che ha avuto inizio con il lancio della Ateca, primo SUV della Casa, seguita dalla Leon completamente rinnovata. Poi Ibiza e Arona e, in ottica futura, un SUV più grande, fino a 7 posti. Sempre a livello esteriore si mette in mostra la tecnologia a LED utilizzata per i gruppi ottici anteriori e posteriori.

Oltre a sottolineare fortemente la dinamicità del design della vettura, i proiettori della Ibiza (fari, indicatori di direzione e illuminazione targa) rappresentano una dotazione non comune nel segmento, con una valenza che va ben oltre l’estetica, in quanto garantiscono un’illuminazione notturna ottimale ed efficienza dei consumi.


2019 Seat Ibiza backlight

 

2019 Seat Ibiza backlight


Per l’Ibiza, il prezzo d’attacco è di 13.800€ euro per la Reference, il modello “base”, mentre la XCellence parte da €16.900 che diventano 17.500 per avere il 1.0 ECO TSI da 95 cavalli. Da 19.600 con il motore 1.0 115 cavalli, accoppiato al cambio 7 rapporti DSG. Per il diesel, si parte da €16.700 per il 1.6 da 80 cavalli, con anche opzioni da 95 e 115 cv. Al vertice della gamma, con l’allestimento sportivo FR, il 1.5 150 cavalli con disattivazione selettiva dei cilindri.

Il prezzo parte da €19.100. Da sottolineare anche le opzioni a metano, che partono da 16.050 € e sono disponibili in tutti gli allestimenti Anche i cerchi meritano una menzione. Senza esagerare con la dimensione, i 16” Design Grey Machined in doppia tonalità denotano ulteriormente la cura generale che il prodotto ha ricevuto. Tanta anche la tecnologia presente a bordo sia in termini di infotainment, sia di sistemi di assistenza alla guida: Front Assist, Traffic Jam Assist, Cruise Control, sistema keyless, sensori di parcheggio anteriori e posteriori di ultima generazione e telecamera posteriore. 

Inoltre, la nuova Ibiza offre una completa copertura del panorama di integrazione mobile: Apple Car Play, Android Auto e Mirror Link, impreziositi, nell’esemplare in prova con allestimento XCellence, dalla superficie per la ricarica wireless del telefono in un vano che tra l’altro vanta ben due porte USB e un’AUX in. Tutta la tecnologia di bordo è fruibile attraverso uno schermo da 8” veramente impressionante come qualità, lucido e dai colori vividi, comandabile tramite touch screen.

Come chicca c’è a richiesta il sistema audio Beats, che grazie a un sound system di qualità premium, apporta energia, emozione e intrattenimento agli amanti della musica, cambiando il modo di ascoltarla grazie al processore di segnale digitale (DSP), 6 altoparlanti premium, 1 subwoofer high-end e 8 canali con un amplificatore da 300W. Non c’è il navigatore, ma con Car Play è presente l’integrazione delle mappe, che aiuta anche se c’è molto lavoro da fare (lato produttori di telefoni) per avere un sistema veramente fluido. 

In generale, materiali e assemblaggi degli interni confermano il salto di qualità visto all’esterno, ponendo la vettura come riferimento del segmento. Molto ben fatti sia il volante, sia i sedili sportivi, entrambi specifici per l’allestimento XCellence, ma anche la plancia è inappuntabile e il cruscotto è estremamente ben leggibile, fattore molto sottovalutato di recente da tanti costruttori a favore dell’esercizio di stile. 

In strada, l’Ibiza è chiaramente più votata al confort e all’uso cittadino; le sospensioni sono morbide e l’impostazione dello sterzo è tranquilla, mentre il motore, il 1.0 ECO TSI da 95 cavalli, si presta ad un doppio utilizzo, tranquillo ma, se spinto, anche piacevolmente brioso, perfino aggressivo. La coppia in basso, dopo il primo spunto iniziale, è tanta e si ottengono consumi ottimi se, come spesso è richiesto dai motori di nuova generazione, si adatta un po’ lo stile di guida all’erogazione e alle caratteristiche dell’auto.


2019 Seat Ibiza interior

 

Seat continua a segnare record di vendite, anche grazie alla grande espansione che ha visto l’arrivo di Ateca, nuova Ibiza, Leon rinnovata e Arona, oltre al nuovo SUV di grandi dimensioni in arrivo. Dopo aver completato il miglior primo trimestre di sempre, la Casa spagnola è cresciuta del 21% nel mese di aprile con 50.100 vetture vendute (contro 41.400 nel 2017). Per quanto riguarda la Ibiza, i numeri restano importantissimi e si aggiungono a quelli della sua intera storia: nella sua esistenza, la “piccola” ha venduto 5.4 milioni di unità, l’80% delle quali esportate in 75 paesi

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