La DevBot è la prima auto da gara senza pilota. Messa a punto da Roborace, sfreccia a 350 km/h. Debutto atteso a Marrakech il 12 novembre.
Roborace DevBot
Il debutto era fissato per Hong Kong, la gara di apertura della stagione 2016/2017 di Formula E appena disputata. Lei, la “DevBot”, il primo esempio di auto da corsa autonoma, si è presentata in pista pronta a sfrecciare a 350 chilometri all’ora, senza nessuno al volante. Lì accanto, a bordo pista, un nugolo di ingegneri della Roborace, seguiti da una schiera di informatici dall’aria preoccupata.
Ma con un sogno in testa: vedere già in questa stagione, una Formula E che sfreccia veloce guidandosi da sola. Ma ad Hong Kong le cose non sono andate come avrebbero dovuto e il debutto della prima Formula E a guida autonoma si è risolto in pochi giri di pista e molti problemi all’elettronica di bordo. “Ci riproveremo al Marrakech ePrix del 12 novembre”, ha dichiarato in una nota il team Roborace, “per noi questa è una specie di stagione beta”.
Vada come vada, la guida autonoma sta per scendere in pista: l’obiettivo finale è avere dieci auto autonome che affianchino le Formula E elettriche nel 2017. E se per ora la DevBot ha l’abitacolo tradizionale per permettere ai piloti e agli ingegneri di salire a bordo nelle fasi di collaudo, nella versione definitiva scomparirà anche quello. Insomma, oggi bolidi che sfrecciano silenziosi spinti solo da motori elettrici.
Domani, bolidi altrettanto silenziosi, ma senza nessuno al volante. E la passione? E il tifo per questo o quel pilota? Gli appassionati di Formula 1 già rabbrividiscono. Eppure la Roborace, oggi solo contorno “di colore” della Formula E, è destinata a ritagliarsi uno spazio da protagonista, dove i costruttori faranno a gara per accaparrarsi un’auto da trasformare in laboratorio viaggiante e poter così sperimentare la guida autonoma. Ma per questo è presto, per ora tutte le auto saranno tecnicamente identiche e ogni team svilupperà solamente il software di guida.